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Psicosi - Terapia farmacologica



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Ansiolitici

Antipsicotici - Cosa sono gli antipsicotici?


Gli antipsicotici sono farmaci che regolano il livello di diverse sostanze chimiche nel cervello, principalmente dopamina, serotonina, noradrenalina, che permettono la comunicazione tra i neuroni e controllano l'umore, il comportamento, la percezione della realtà, l'attenzione, la capacità e la voglia di fare, il sonno.
Come agiscono gli antipsicotici?

I primi farmaci antipsicotici (ad esempio aloperidolo, clorpromazina, clotiapina, periciazina, zuclopentixolo) sono stati scoperti a partire dagli anni '50 e agiscono principalmente riducendo l'eccesso di una sostanza chimica nel cervello, la dopamina, che permette la comunicazione tra i neuroni e regola l'umore, il comportamento, la voglia di fare, la percezione della realtà, il significato dato alla realtà.

Gli antipsicotici di prima generazione funzionano prevalentemente su allucinazioni e deliri, soprattutto quando è presente agitazione e aggressività, mentre possono peggiorare l'isolamento, l'attenzione e il rallentamento del pensiero, soprattutto a dosi elevate.
Quali sono gli effetti collaterali dei primi antipsicotici?

Gli effetti collaterali più comuni degli antipsicotici di prima generazione comprendono:

• svogliatezza e rallentamento del pensiero insieme a rigidità e tremore simili a quelli della malattia di Parkinson . Nella maggior parte dei casi questi effetti collaterali dipendono da una dose eccessiva e, nei casi in cui sono necessarie dosi elevate, possono essere trattati con farmaci per la malattia di Parkinson;

6bull; disturbi del movimento, che possono manifestarsi all'inizio della terapia (distonia acuta, cioè movimenti involontari dolorosi degli occhi, del collo, della mandibola, del tronco e degli arti, soprattutto in torsione, che colpiscono fino a 2 persone su 10 nei primi giorni di terapia) o dopo mesi (discinesia tardiva, cioè movimenti involontari lenti, persistenti e ripetitivi di solito della bocca e della lingua che colpiscono 2 persone su 10 ogni anno, durante il trattamento prolungato o dopo la sospensione, migliorano durante il sonno e peggiorano con le emozioni);

• irrequietezza, con incapacità di stare fermi o di rilassarsi (acatisia), che può essere trattata con alcuni farmaci ansiolitici o beta-bloccanti;

• aumento dell'appetito e del peso;

• aumento del rischio di diabete;

• disfunzioni sessuali (riduzione del desiderio, della capacità di provare piacere e della potenza).

Come agiscono i nuovi antipsicotici?

Gli antipsicotici di nuova generazione (ad esempio clozapina, risperidone, amisulpride, olanzapina, quetiapina, aripiprazolo, paliperidone) sono stati scoperti a partire dagli anni '90 (con l'eccezione della clozapina che è stata scoperta negli anni '70) e agiscono regolando l'effetto di alcune sostanze chimiche nel cervello, come la dopamina, la serotonina, la noradrenalina, che sono responsabili dei cambiamenti della percezione della realtà e dell'umore, dell'agitazione e dell'insonnia.

L'effetto degli antipsicotici di nuova generazione sui sintomi psicotici, sul comportamento, sull'agitazione e sull'insonnia è rapido, nell'arco di 1-2 settimane, mentre l'effetto sull'umore può essere più lento, nell'arco di 1 mese.

Gli antipsicotici di nuova generazione sono più tollerabili degli antipsicotici classici e funzionano sia su allucinazioni e deliri sia sulla tendenza all'isolamento sia sul rallentamento del pensiero e causano meno frequentemente disturbi del movimento e del pensiero simili alla malattia di Parkinson.
Quali sono gli effetti collaterali dei nuovi antipsicotici?

Gli effetti collaterali più comuni dei nuovi antipsicotici sono:

• sonnolenza e rallentamento (di solito temporanei);
6bull; aumento dell'appetito e del peso;
• aumento del rischio di diabete;
• disfunzioni sessuali (riduzione del desiderio, della capacità di provare piacere e della potenza);
• disturbi del movimento simili a quelli causati dagli antipsicotici classici, in genere a dosi elevate.


Ansiolitici


Alcuni ansiolitici, come il lorazepam, sono particolarmente indicati nelle crisi psicotiche, altri come il diazepam, il delorazepam, il ketazolam sono abbinati agli antipsicotici nella terapia di mantenimento, soprattutto nei momenti di stress. Gli effetti collaterali sono sonnolenza, disturbi dell'equilibrio e della memoria.